PIRANO
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Una sottile penisola che si allunga verso il mare, restringendosi gradualmente tra il golfo di Strugnano e quello di Pirano, con una storia scolpita nel candore splendente del sale. Così si potrebbe definire Pirano. La penisola termina con punta Madonna, estrema propaggine nord occidentale dell'Istria.
La città è legata indissolubilmente all'Adriatico che con il suo sale ne ha determinato la fortuna e le vicende e che con il suo blu fa da specchio ai colori delle case, agli innumerevoli campanili, ai tavolini dei bar au bord de la mer e alla voglia di scoprire le meraviglie della città.
L'etimologia del nome Pirano è controversa: alcuni studiosi propendono per la derivazione dal celtico bior-dun, che significa località sul colle, mentre altri la fanno risalire al greco pyr - fuoco, in quanto nell'antichità venivano accesi sul promontorio dei fuochi per indicare la rotta ai naviganti che si dirigevano all'attigua colonia di Aegida, vicino all'odierna Capodistria.
![Pirano](/images/pirano_piazza.jpg)
![Porto di Pirano](/images/pirano_porto.jpg)
Il mix tra il cuore medioevale della città, le architetture legate al sodalizio con la serenissima Repubblica di Venezia e le tracce dell'eredità imperiale asburgica, unitamente alla cura per la tutela del patrimonio storico-monumentale, rende Pirano uno dei borghi più autentici e interessanti dell'Adriatico. Scoprire la storia della lavorazione del sale straordinario che è stato la ricchezza della città regala non poche sorprese e fa capire perché in una superficie non particolarmente estesa si nascondano così tanti tesori, tra cui figurano la copia del campanile di San Marco e la famosa casa veneziana.
La cittadina è molto pittoresca: le mura con le torri le fanno da corona e, dalle pendici, i tetti rossi degradano, esposti a mezzogiorno, fino a punta Madonna. La città vecchia è costituita da un complesso di costruzioni venete, nelle strette calli lastricate, fra scalinate e portici, nei campielli e nelle piazzette, le case barocche e gotiche sono numerose, con finestre ad archi acuti, e si inseriscono fra le basse case che furono dei pescatori e dei salinai.
Dall'alto di questa propaggine arenacea, dal fianco settentrionale spaccato, rigido e spoglio per l'impeto della bora, irrobustito alla base da una muratura poderosa e da arcate sostenute da piloni appoggiati alla pendice, spicca e signoreggia il Duomo di Pirano, il cui campanile, come un faro, si vede in tutto l'arco del golfo di Trieste.